La cialda: storia e curiosità
Fu l’americano Cyrus Melikian ad inventare la prima cialda di caffè in carta. Una storia che ha inizio negli anni ’40, quando Melikian, insieme al suo amico ingegnere, Lloyd Rudd, decise di realizzare inizialmenteuna macchina automatica che potesse erogare il caffè. Si trattava di un cambiamento epocale per la nota bevanda perché prevedeva un adattamento del caffè al processo di infusione del the, e al relativo tipo di confezionamento in carta filtro.
Con la fine della guerra nacque il sodalizio “Rudd-Melikian Inc” la società che diede vita alla “Kwik-Kafe”, ovvero il distributore automatico di caffè.
La vending machine funzionava con caffè liquido concentrato congelato ed apriva quindi la strada all’automatizzazione nella preparazione del caffè. Il successo era dietro l’angolo, già nel 1948 nacque una catena di franchising: 50 operatori riuscivano a vendere 250.000 tazze di caffè al giorno.
Il sodalizio vincente di Rudd e Melikian non durò però a lungo, e fu Melikian a proseguire sulla strada del caffè porzionato. Nel 1959 fondò con i figli la ABCD, Automatic Brewers& Coffee Devices, l’azienda che ha realizzato le cialde e la relativa macchina.
Essi idearono il sistema “sandwich”, con cui due lunghe strisce di carta filtro venivano unite tra di loro dopo essere state riempite di caffè macinato fresco e tagliate in porzioni singole.
Il caffè era acquistato torrefatto e già macinato, mentre il sistema di confezionamento della singola cialda era effettuato dalla macchina.
Dal vending, all’Ho.Re.Ca. alla casa: il caffè in cialda ha risposto all’esigenza di preparare il caffè in tempi stretti ed uno per volta, senza l’ausilio di un professionista.
Dagli anni ’60 in poi le macchine sono state perfezionate e migliorate con modelli all’avanguardia, fino a condurre negli anni ’80 ad un nuovo prodotto: la Pod perfect espresso.